Etichette di musica low-balls di Apple per lo streaming di royalties?
notiziaLa battaglia per lo streaming della supremazia musicale salda di minuto in minuto, ma Apple potrebbe aver ostacolato le sue speranze di essere un serio concorrente grazie alle sue tariffe di royalty.
Un nuovo rapporto del New York Post indica che l'industria discografica è piuttosto scontenta delle tariffe che Apple ha proposto per un servizio di streaming musicale ancora non confermato.
Gli addetti ai lavori del settore musicale che parlano al Post hanno rivelato che il Copyright Royalty Board ha una tariffa fissa per le società non broadcast (quelle che non possiedono una stazione radio) di 21 centesimi per 100 canzoni in streaming.
L'offerta iniziale di Apple è a quanto pare un ingiustificatamente basso 6 centesimi per 100 canzoni in streaming, o tre volte e mezzo meno di quello che il consiglio ha ritenuto un accordo equo.
iRadio respinto
Il take economico di Apple potrebbe lasciare l'azienda all'esterno cercando se e quando cercherà di ottenere il servizio di streaming rumorizzato.
Pandora, che offre gratuitamente il suo servizio di base, attualmente paga il doppio di quello che Apple offre, mentre Spotify paga quasi sei volte tanto (35 cent / 100 canzoni) per il suo servizio di abbonamento.
Anche se si ritiene che il servizio di Apple sia diverso dai servizi on-demand forniti dalla competizione, l'industria discografica ha finora respinto l'offerta low-ball.
Con servizi più competitivi come Beats e una possibile offerta di YouTube che sbatte contro un mercato in rapida affluenza, sembrerebbe che l'industria discografica abbia il vantaggio sul tavolo delle trattative.
Un'altra fonte ha detto al Post che i counteroffers sono in preparazione, quindi non è come se qualcuno dei giocatori si fosse allontanato nonostante l'offerta drammatica di Apple.
Vedremo fino a che punto i maggiori cannoni del settore discografico come Sony / ATV, Universal e Warner sono disposti a piegarsi per accogliere Apple.