BT aggiorna il suo servizio Mobile Sharer
notiziaBT ha rivisto l'offerta di Mobile Sharer rivolta alle aziende di medie dimensioni. L'azienda ha aggiunto una serie di nuove funzionalità al servizio: queste includono nuove zone di roaming internazionale e una nuova struttura tariffaria.
Quest'ultima consente ai propri clienti di utilizzare le loro chiamate in Regno Unito, le quote di testo e di dati condivise durante il roaming nelle nuove zone, con un piccolo supplemento giornaliero. Le nuove zone nella piattaforma MobileSharer includono UAE, USA, Australia e Cina.
Oltre a questi cambiamenti, BT ha fornito ulteriore sicurezza ai propri clienti grazie a una partnership con MobileIron. Ciò fornirà un nuovo servizio di gestione dei dispositivi, che integra il servizio esistente di BlackBerry. La nuova offerta di sicurezza consentirà alle aziende di proteggere e gestire i dispositivi mobili dei propri dipendenti tramite un portale. Le aziende possono assicurarsi che i dispositivi siano protetti da password, configurare e controllare le impostazioni del dispositivo, gestire le autorizzazioni e le app e bloccare o cancellare i dati dal dispositivo in remoto in caso di smarrimento o furto
Nuova partnership
MobileSharer è un servizio che, come suggerisce il nome, consente ai clienti di controllare i costi tramite bundle condivisi di chiamate e SMS, offrendo al contempo una franchigia giornaliera compresa tra 1 GB e 6 TB.
Mike Tomlinson, amministratore delegato di BT per le piccole e medie imprese, ha dichiarato: “Abbiamo ampliato la nostra portata introducendo nuove opzioni di roaming internazionale, offrendo ai nostri clienti una maggiore connettività oltremare che mai. Inoltre, i clienti possono anche godere dei vantaggi economici e della comodità di poter utilizzare i loro piani mobili mensili nel Regno Unito quando sono all'estero. La nostra nuova partnership con MobileIron offre anche ai clienti una scelta ancora maggiore quando si tratta di salvaguardare dati aziendali preziosi e gestire le impostazioni di sicurezza sui dispositivi dei dipendenti.”
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