I lavoratori sono riluttanti a utilizzare i dispositivi con funzionalità di stampa e copia remote lontano dall'ufficio, nonostante trovino vantaggioso per la loro produttività, un nuovo studio ha rilevato.

Il rapporto indipendente, che è stato realizzato da RS Consulting per conto di Canon, ha intervistato 1671 utenti finali e 300 decisori europei. Altre 60 interviste telefoniche approfondite sono state condotte con utenti finali di 12 paesi.

Ha rilevato che il 55% degli intervistati non vede il valore delle opportunità di stampa mobile sul sito o sul luogo pubblico di un cliente, rispetto al 37% che lo fa.

Quattro barriere

Canon ha identificato quattro ostacoli che impediscono l'adozione più ampia del lavoro a distanza. La sicurezza è risultata la più comune, con i lavoratori remoti autorizzati ad accedere a specifiche parti di server che contengono documenti non sensibili.

Il secondo, l'ignoranza, ha rilevato che molti utenti non sono a conoscenza delle soluzioni disponibili e dei loro benefici. Il rapporto ha rilevato che il concetto di lavoro a distanza è nuovo per alcuni dipendenti, così come il concetto di stampa da remoto.

La mancanza di fiducia nella tecnologia era un'altra barriera, con alcuni dipendenti che sollevavano preoccupazioni sulla tecnologia che lavorava in modo coerente, o su come avrebbero affrontato i malfunzionamenti "sul posto". Infine, il rapporto ha rilevato che alcuni dipendenti si sentono obbligati a svolgere attività extra al di fuori dell'orario di ufficio.

Interruzione della comunicazione

Secondo la ricerca, solo un quarto degli intervistati ritiene di comprendere appieno le capacità delle proprie apparecchiature da ufficio e temono di adottare pienamente la tecnologia a causa di tale incertezza.

"In generale, gli utenti finali non sanno cosa possono o non possono fare in remoto", ha detto a TechRadar Pro Matt Wrighton, responsabile marketing europeo e britannico di Canon Europe..

"Anche quando la tecnologia viene implementata non c'è necessariamente un'educazione sufficiente per capire cosa possono fare, o quali politiche consentono loro di fare, quindi l'educazione in questo settore è cruciale".

Ha aggiunto: "Raccomandiamo alle aziende di rivedere le loro attuali politiche documentali, è necessario coinvolgere gli utenti finali in tale processo, poiché sono le persone in quei flussi di lavoro che comprendono ciò che stanno cercando di ottenere con i documenti".