Il governo di estrema sinistra a Cuba ha annunciato che sta per migrare il suo intero sistema informatico lontano dai software Microsoft e nel mondo dell'open source. Ad una conferenza tenuta lo scorso venerdì, la mossa è stata sostenuta dai ministri del governo cubano.

Il ministro delle Comunicazioni Ramiro Valdes ha aperto il procedimento venerdì con un discorso clamoroso che ha sostenuto un passaggio all'open source.

I cittadini di Cuba hanno sempre lottato con attrezzature informatiche antiquate; la maggior parte di questi si connette a Internet tramite dial-up e utilizza vecchie versioni di Windows.

Cuba non è il primo paese ad annunciare le sue intenzioni di diventare open source: Brasile, Venezuela, Norvegia e Cina hanno anche rilasciato dettagli sui piani di migrazione attraverso software open source.