Scienziati dei materiali hanno fabbricato per la prima volta transistor stampati che consistono interamente di nanomateriali 2D - una svolta che potrebbe annunciare l'arrivo di schermi piatti e economici montati su quasi tutto.

"Riteniamo che i nanomateriali 2D possano competere con i materiali attualmente utilizzati per l'elettronica stampata", Jonathan Coleman, del Trinity College di Dublino. "Rispetto ad altri materiali impiegati in questo campo, i nostri nanomateriali 2D hanno la capacità di produrre dispositivi stampati più economici e con prestazioni più elevate."

I nanomateriali bidimensionali sono particolarmente adatti a questo scopo perché hanno una gamma di interessanti proprietà elettroniche ma sono anche facili da produrre in grandi quantità a basso costo.

L'innovazione qui, tuttavia, sta nel mostrare che diversi tipi di nanomateriali - conduttori, semiconduttori e isolanti - possono essere combinati insieme in dispositivi complessi.

"Riteniamo che questo lavoro apra il modo di stampare un'intera serie di dispositivi esclusivamente da nanosheets 2D", ha affermato Coleman, che ha guidato la ricerca.

Ambito sostanziale

Nei test, il team di Coleman ha utilizzato tecniche di stampa standard per combinare nanosheets di grafene con altri due nanomateriali - diseleniuro di tungsteno e nitruro di boro - per formare un transistor funzionante.

Mentre le prestazioni del loro transistor non possono ancora eguagliare i transistor tradizionali, il team afferma che ci sono notevoli possibilità di miglioramento. "In futuro, i dispositivi stampati saranno incorporati anche negli oggetti più banali come etichette, poster e imballaggi", ha affermato Coleman.

Ha aggiunto: "I circuiti elettronici stampati (costruiti con i dispositivi che abbiamo creato) consentiranno ai prodotti consumer di raccogliere, elaborare, visualizzare e trasmettere informazioni: ad esempio, i cartoni del latte potrebbero inviare messaggi al telefono avvisando che il latte sta per uscire -of-date."

"Riteniamo che questo lavoro apra la possibilità di stampare un'intera serie di dispositivi esclusivamente da nanoriferi 2D".

Coleman e i suoi colleghi dettagli del loro lavoro sulla rivista Scienza.

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