La lunga e dolorosa scomparsa di Flash
notiziaaggiornato: È ufficiale, Adobe ha annunciato che Flash farà la sua uscita definitiva entro il 2020.
Se hai utilizzato Internet per più di qualche anno, è più che probabile che tu abbia trovato Flash. Storicamente, il formato è stato una forza pervasiva sul web e, senza lo smartphone, probabilmente sarebbe stato ancora oggi.
Molte persone associano Flash, che è in realtà una piattaforma per una varietà di multimedia, con Adobe, ma le sue origini risalgono agli anni '90 e una società chiamata FutureWave Software, che ha reso SmartSketch. Il software è stato utilizzato principalmente per applicazioni di disegno vettoriale su Windows o OS X, ma non ha mai preso piede.
FutureWave è stata quindi acquisita da Macromedia, il conglomerato dietro molti noti programmi di produttività, tra le altre cose. Il FutureSplash Animator, una parte fondamentale di SmartSketch, è stato rinominato come Macromedia Flash 1.0, che comprendeva due parti: un editor di grafica e animazione e un lettore multimediale.
Massiccia crescita
Il software è cresciuto in popolarità tra il 1996 e il 2005 e si pensava che fosse stato installato su più computer rispetto a tutti gli altri lettori multimediali - tra cui Java, RealNetworks, QuickTime e Windows Media Player - combinati.
Questa crescita è stata stimolata da investimenti aggressivi nel miglioramento dei servizi Flash da parte di Macromedia, tra cui l'aggiunta di MovieClip tra le altre funzionalità. Nel corso degli anni, la piattaforma è passata da uno strumento di creazione di media a una piattaforma web, che è il modo in cui la maggior parte della gente pensa oggi.
Nel 2005, anno in cui Flash è diventato realtà, Adobe ha acquisito Macromedia e incorporato Flash, Dreamweaver, Director / Shockwave e Authorware. Alcuni di questi programmi, in particolare Dreamweaver, sono ora utilizzati nella comunità professionale.
Nel corso degli anni, Adobe ha continuato a sviluppare Flash, che era diventato una suite di applicazioni, in una piattaforma basata sul Web per video, musica, giochi e molto altro. Molti computer sono stati preinstallati con Flash in modo che il Web sia accessibile a loro.
Ma nel 2007, il mondo di Flash sarebbe stato scosso, anche se Adobe non se ne rendeva conto al momento.
Steve Jobs ha avuto seri problemi con FlashCurse of Jobs
Steve Jobs, CEO di Apple, è salito sul palco nel giugno 2007 e ha introdotto l'iPhone, un dispositivo che avrebbe funzionato come un telefono, un lettore multimediale e, soprattutto, un browser internet. Quest'ultima capacità catapulterebbe l'iPhone, in particolare il 3G e il 3GS, nelle mani di milioni di utenti.
A differenza delle prime versioni di Android o Windows Mobile (e in seguito di Windows Phone), il sistema operativo per iPhone (che in seguito divenne iOS) non supportava Flash.
"Volevo buttare giù alcuni dei nostri pensieri sui prodotti Adobe Flash in modo che clienti e critici potessero capire meglio perché non permettiamo Flash su iPhone, iPod e iPad", ha scritto Jobs in un noto memo intitolato "Pensieri su Flash" che è stato scritto nella primavera del 2010 e ha segnato la morte della piattaforma.
Jobs ha esposto diverse lamentele con Flash, tra cui la sua natura proprietaria, il fatto che la maggior parte dei siti Web (anche allora) stavano passando ad altri formati per i video, l'effetto negativo sulla durata della batteria e lo scarso record di sicurezza di Flash.
"I nuovi standard aperti creati nell'era mobile, come HTML5, vinceranno su dispositivi mobili (e anche su PC)", ha concluso Jobs. "Forse Adobe dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla creazione di fantastici strumenti HTML5 per il futuro e meno sulla critica di Apple per aver lasciato il passato alle spalle."
Queste parole, lette oggi, sono ancora pertinenti e aiutano a spiegare le carenze della piattaforma Flash che l'hanno afflitta per molti anni, esponendo gli utenti a rischi per la sicurezza e riducendo drasticamente le prestazioni e la durata della batteria di telefoni, tablet e PC.