Tredici si sono dichiarati colpevoli di Anonymous hack su Paypal
notiziaTredici persone (undici uomini e due donne), si sono dichiarati colpevoli di un attacco ai server di Paypal che le autorità statunitensi sostengono essere stati progettati dal gruppo di hacktivisti Anonymous.
Il sito di pagamento è stato il bersaglio delle proteste anonime da quando ha tagliato i suoi legami con il sito Wikileaks. Gli imputati nel caso hanno ammesso di aver preso parte a queste proteste nel 2010, durante le quali Paypal ha ricevuto migliaia di attacchi da computer in tutto il mondo.
Questi attacchi, denominati attacchi Distributed Denial of Service (o DDoS), invadono una rete di computer con comandi e informazioni inutili, causandone il danneggiamento. Ciò a sua volta costringe la rete a negare il servizio agli utenti autentici.
Paypal ha sollecitato la clemenza dei pubblici ministeri nel caso, con il fondatore Pierre Omidyar a sostegno della "libertà di espressione" degli imputati e chiedendo che le tredici persone siano ritenute responsabili per il danno che hanno fatto individualmente, non per il danno collettivo causato dall'intero attacco. Tuttavia, i dipartimenti di giustizia degli Stati Uniti hanno accusato gli imputati di computer protetti intenzionalmente dannosi.
"Operazione Paycheck"
Con la dichiarazione di colpevolezza i tredici imputati saranno condannati con accuse minori di reato, a patto che rimangano fuori dai guai con la legge.
Definita "Operazione Paycheck" da Anonymous, la protesta del Decmber del 2010 ha attaccato non solo Paypal ma anche grandi società di credito, tra cui Mastercard e Visa. Tutte le imprese interessate avevano sospeso i pagamenti al sito Web anti-segrete Wikileaks in seguito alla pubblicazione di documenti statunitensi e messaggi diplomatici classificati.
"Citando violazioni dei termini di servizio di PayPal e in risposta al rilascio dei cavi classificati da parte di Wikileaks, PayPal ha sospeso i loro account in modo che Wikileaks non potesse più ricevere donazioni tramite PayPal", ha detto il procuratore statunitense Melinda Haag in una dichiarazione. Il sito web di Wikileaks ha dichiarato che l'azione di PayPal "ha cercato di strangolarli economicamente".
Un'udienza per tutti i tredici imputati, che sono attualmente su cauzione, è prevista per il 2014.