Scienziati dei materiali in Svezia stanno sviluppando la tecnologia per stampanti 3D in grado di trasformare il materiale vegetale residuo in case a grandezza naturale.

L'università di Umeå, nel nord del paese, ospiterà un progetto con un obiettivo secondario di produzione di materiali a base di cellulosa per la stampa 3D su vasta scala. Ciò potrebbe includere qualsiasi cosa, da porte e prese d'aria a muri e infine intere strutture.

Nel frattempo, gli scienziati dei materiali della Chalmers University nel sud hanno recentemente annunciato successi nella stampa di cellulosa su scala ridotta. I loro esperimenti combinano la cellulosa con i nanotubi di carbonio per creare materiali elettricamente conduttivi basati sul legno, anziché su plastiche e metalli a base di fossili.

Rafforzare

"L'idea del progetto è sviluppare una tecnologia che possa essere utilizzata per rafforzare l'industria manifatturiera nella regione", ha dichiarato Marlene Johansson, direttore di Sliperiet, il centro che coordinerà la ricerca a Umeå. Sliperiet e i suoi collaboratori hanno ricevuto 1,34 milioni di sterline dall'UE per creare un cluster regionale per la produzione digitale e l'edilizia sostenibile.

"Combinare l'uso della cellulosa con il rapido sviluppo tecnologico della stampa 3D offre grandi vantaggi ambientali", ha aggiunto Paul Gatenholm, professore di tecnologia dei biopolimeri di Chalmers. "La cellulosa è un prodotto rinnovabile illimitato completamente biodegradabile e fabbricato usando la materia prima del legno, in sostanza permettendoci di legare il biossido di carbonio che altrimenti finirebbe nell'atmosfera".

  • La startup giapponese vuole fornire stelle cadenti su richiesta