Una nuova invenzione alla Rice University in Texas sta aprendo la strada a una nuova generazione di display touchscreen ultra-leggeri, resistenti ed economici, televisori HD e lettori di ebook.

Il professor James Tour ha sviluppato un processo chimico a temperatura ambiente che suddivide, o decomprime, i nanotubi di carbonio per produrre nanoribboni piatti, rendendo possibile la produzione di nastri ultrasottili in grandi quantità.

I nanotubi di carbonio sono eccitanti perché sono leggeri, sottili e conduttivi, eppure sono 200 volte più resistenti dell'acciaio.

Nanotubi polimerici verniciabili

L'azione di decompressione trasforma i tubi (migliaia di volte più sottili di un capello umano) in nastrini di grafene piatti, dritti e solubili in acqua. Se prodotti alla rinfusa, questi fogli microscopici possono essere "verniciati" su una superficie o combinati con un polimero per lasciarlo condurre elettricità.

I nanotubi di carbonio a parete singola si convertono in fogli a temperatura ambiente e sono adatti ai piccoli dispositivi elettronici perché la larghezza del foglio non compresso è altamente controllabile.

Ma i nanotubi a parete multipla sono materiali di partenza molto più economici, ei nanoribbon risultanti sarebbero utili in una miriade di applicazioni.

Commercializzazione rapida

"Se un'azienda vuole produrle, probabilmente potrebbero iniziare a vendere piccole quantità entro sei mesi", afferma il professor Tour. "Per ridimensionare e vendere tonnellate di quantità, potrebbero volerci un paio di anni, è solo questione di avere i reattori giusti, ma la chimica è tutto lì, è molto semplice."

Il tour è entusiasmato dalla possibilità che i nanotubi conduttivi possano sostituire l'ossido di indio-stagno (ITO), un materiale comunemente usato nei display a schermo piatto, pannelli tattili, inchiostro elettronico e celle solari. "L'ITO è molto costoso, quindi molte persone sono alla ricerca di sostituti che garantiscano trasparenza alla conduttività", afferma.

Tour prevede carta patinata con nanoribbon che potrebbe diventare un display elettronico flessibile, e sta già sperimentando inchiostri a base di nanoribbon per stampanti a getto d'inchiostro. "Stiamo stampando transistor e tag RFID, stampando elettronica con questi inchiostri", ha affermato.