Salvare Internet sono nuove leggi in procinto di porre fine alla neutralità della rete?
notiziaLa regolamentazione di Internet è tornata di nuovo al centro dell'attenzione quest'anno, con la FCC (Federal Communications Commission) che propone la sua nuova regola di Open Internet che minaccia di imporre il contrario di ciò che suggerisce il suo nome.
Le normative sembrano destinate a favorire i giocatori più ricchi del Web, con gli ISP autorizzati a offrire maggiore visibilità ai più alti risparmiatori, creando una prospettiva desolante per i fornitori di contenuti più piccoli e coloro che lottano per la "neutralità della rete".
Per ottenere il minimo nelle proposte della FCC, l'opposizione e tutto ciò che questo significa per Internet, abbiamo lanciato alcune domande a James McGough, direttore della Broadband World Series for Informa.
TechRadar Pro: in primo luogo, ciò che definisce la neutralità della rete?
James McGough: Essenzialmente, la neutralità della rete è una regola che ci offre la libertà di parola online - senza intervento. Internet incoraggia gli utenti a innovare ed esprimersi e tutti i dati condivisi online sono trattati in modo equo e corretto dagli ISP (provider di servizi Internet).
Ciò significa che, indipendentemente dal fatto che i dati siano sotto forma di app da un importante fornitore di contenuti o di un video da un piccolo fornitore, a ogni sito web viene data la stessa priorità quando si viaggia su Internet. Non ci sono "corsie veloci".
TRP: Qual è esattamente l'ultimo dibattito su?
JM: Il 15 maggio la FCC ha votato per proporre una nuova regola di Open Internet negli Stati Uniti. L'ultimo annuncio segna solo l'inizio di una lunga battaglia sulla neutralità della rete.
Se approvati, gli ISP sarebbero autorizzati a caricare le società di contenuti per un trattamento prioritario, il che comporterebbe quindi il relegamento di altri contenuti su una "corsia più lenta".
La reazione del pubblico all'annuncio è stata indicativa di come le persone appassionate si sentano a proteggere l'integrità di Internet. Gli attivisti si sono radunati in tutti gli Stati Uniti per combattere contro la FCC trasformando Internet in una piattaforma per il discorso aziendale e un altro strumento per spiare il governo.
È inevitabile, nell'attuale mondo delle reti affamate di dati, che il panorama in evoluzione di Internet influirà su tutte le aziende e i consumatori di tutto il mondo. Tuttavia, gli Stati Uniti stanno facendo marcia indietro mettendo la potenza di Internet nelle mani degli ISP.
Il suo approccio a "corsia preferenziale" ricorda la TV via cavo e via satellite, che porterà gli ISP a favorire società più grandi che promettono di ottenere il massimo ritorno commerciale e quindi discriminare le piccole imprese che sono in realtà la linfa vitale della nostra economia.
TRP: dove si colloca l'UE nel dibattito?
JM: Con gli Stati Uniti che ora intendono implementare l'approccio della "corsia preferenziale", i fornitori europei di banda larga hanno tutto il diritto di essere preoccupati.
A marzo, l'UE ha votato per la neutralità della rete ma, con la FCC che consente agli ISP di controllare la velocità dei servizi a banda larga per i clienti europei, l'UE potrebbe non avere altra scelta che cambiare idea.
L'UE deve sostenere con fermezza la sua richiesta di invertire la tendenza dei grandi attori a controllare Internet attraverso la gestione del traffico e le velocità della rete.
TRP: cosa significa per le imprese?
JM: Ciò che la maggior parte delle imprese non si rende conto è che i fornitori di servizi Internet (ISP) stanno già dando priorità al traffico Internet rispetto ad altri. All'inizio di quest'anno, Netflix ha accettato di pagare una commissione a Comcast e Verizon per migliorare la velocità del suo servizio di streaming mensile in Europa e in America.
In definitiva, i piani della FCC limiteranno la natura di accesso aperto di Internet, e ciò minaccerà solo la libertà di parola e lo scambio di idee da parte dei piccoli innovatori e costringerà i consumatori a passare a un concorrente più grande e favorito.
In effetti, le imprese sostengono che internet deve rimanere veramente aperto, economico e veloce se vuole sostenere un futuro economico.