Gli esperti hanno avvertito che l'aumento della cyber spionaggio internazionale rappresenterà l'unica grande minaccia per la sicurezza nel 2008. Secondo un nuovo rapporto appoggiato dalla NATO, dall'FBI, dalla SOCA e da esperti di gruppi e università leader.

I risultati indicano un'enorme crescita per l'economia del crimine informatico, poiché gli autori di reati rilasciano minacce più sofisticate.

Attaccare dati personali

Come ti aspetteresti, stanno prendendo di mira i dati personali attraverso l'enorme crescita delle app Web e dei siti di social networking. C'è anche una crescente minaccia a servizi online consolidati come il settore bancario e l'emergere di un mercato sofisticato per il malware.

Ma non sono solo i soliti cybercriminali a essere al centro del rapporto. Tra le altre tendenze segnalate nell'annuale Report sulla criminologia virtuale compilato dal fornitore di sicurezza McAfee, i governi stanno sempre più spiando altre nazioni attraverso la rete.

Non solo, ma stanno effettivamente realizzando attacchi con i sistemi infrastrutturali nazionali come obiettivi. E non si tratta solo di reti governative, ma anche di servizi come i sistemi finanziari e le reti elettriche.

"Il cybercrime è ormai un problema globale", afferma Jeff Green, vicepresidente senior di McAfee Avert Labs. "Si è evoluto in modo significativo e non rappresenta più una minaccia per l'industria e gli individui, ma sempre più per la sicurezza nazionale. Stiamo assistendo a minacce emergenti provenienti da gruppi sempre più sofisticati che attaccano organizzazioni di tutto il mondo".

"La tecnologia è solo una parte della soluzione e nei prossimi cinque anni inizieremo a vedere i governi internazionali agire".

'Molti governi ancora inconsapevoli'

McAfee calcola che ben 120 paesi stanno utilizzando le operazioni di spionaggio di Internet per il Web e che la situazione "è passata da sonde di curiosità iniziali a operazioni ben organizzate e ben organizzate per spionaggio politico, militare, economico e tecnico".

Il rapporto sottolinea che molti attacchi informatici provengono dalla Cina, e i cinesi hanno dichiarato pubblicamente che stanno portando avanti attività nel cyber-spionaggio.

I membri della NATO ritengono che molti governi siano ancora inconsapevoli della minaccia - come dimostrato dall'attacco all'Estonia all'inizio di quest'anno che ha sconvolto i servizi del governo e i siti web bancari. Tale spionaggio è diventato più sofisticato in quanto i sistemi di sicurezza diventano anche più completi. "Le misure di protezione tradizionali non erano sufficienti per proteggersi dagli attacchi alle infrastrutture nazionali critiche dell'Estonia", dicono gli addetti ai lavori nella relazione.

"Furono usate spesso botnet, ma la complessità e la coordinazione viste erano nuove: ci furono una serie di attacchi con tempismo accurato usando tecniche diverse e bersagli specifici." Gli aggressori si fermarono deliberatamente anziché essere fermati ".

Il rapporto è stato compilato dal Dr. Ian Brown dell'Università di Oxford e dal Professor Lilian Edwards dell'Università di Southampton.