Per esternalizzare o non esternalizzare, questa è la domanda con cui lottano molte piccole imprese.

Per alcune attività di supporto, come il libro paga, l'outsourcing è universalmente considerato il frullato di proteine ​​di piccole dimensioni: senza di esso non c'è modo di competere con i grandi. Ma per altre funzioni aziendali, l'outsourcing è più simile al candy bar: all'inizio è gustoso, ma alla fine, c'è un piccolo vantaggio reale.

Un tempo IT era considerato un gioco da ragazzi per esternalizzare le piccole imprese. Dopotutto, un buon IT è costoso e difficile da trovare. Perché sottolineare ulteriormente un flusso di entrate fragile con un altro stipendio?

Ma negli anni più recenti, l'IT si è evoluta da un reparto puramente di supporto a un driver di entrate integrato. Per le aziende che si affidano all'IT per l'innovazione, l'outsourcing dell'IT non è un gioco da ragazzi; è impensabile.

Allora, cosa è giusto per le piccole imprese: l'outsourcing dell'IT o un dipartimento interno? Esaminiamo ciò che devono considerare.

Risparmio reale o percepito

È semplice matematica: più dipendenti ha un'azienda, maggiori sono i costi fissi. Ma i costi fissi non portano sempre un beneficio fisso: il salario del personale, le imposte sui salari e i premi sanitari devono essere pagati indipendentemente dal loro contributo al business.

L'outsourcing trasforma questo costo fisso in un costo variabile: le piccole imprese devono solo pagare per quello che "usano". E anche se la tariffa oraria di un appaltatore potrebbe non essere "economica" (a meno che non sia off-shore), il modello "solo-quando-serve" offre alle piccole imprese una flessibilità di controllo dei costi che spesso porta a maggiori risparmi complessivi.

Sulla carta, l'outsourcing sembra quasi sempre allettante, soprattutto per le piccole imprese a corto di entrate. Ma l'outsourcing ha anche costi, spesso nascosti, che possono superare questi su risparmio di carta.

"Quali sono i risparmi complessivi?" quindi è la domanda che le piccole imprese devono chiedere quando si considera l'IT in outsourcing.

Se sei molto piccolo, estrai

Molte start-up e piccole aziende vedono l'IT come se vedessero la loro bolletta elettrica - qualcosa di necessario per l'azienda, né più né meno. Mentre i meriti di questo atteggiamento sono aperti al dibattito, tuttavia per le aziende IT è sufficiente configurare i computer, mantenerli in esecuzione e, se c'è un problema, correggerli il più velocemente possibile.

Grazie al suo basso numero di dipendenti, la piccola impresa probabilmente non genererà sufficienti istanze di help desk per garantire l'assunzione di personale interno a tempo pieno.

Inoltre, le esigenze dei server di piccole dimensioni (backup dei dati, hosting di e-mail, accesso remoto) sono già così commisurate che un centro dati di terze parti può gestirle in modo molto più economico di personale interno e server interni affamati di manutenzione.

L'outsourcing ha i suoi costi (come vedremo in seguito) in termini di velocità ed efficienza, ma le esigenze IT relativamente minime di un VSB garantiscono che i costi superino raramente i potenziali risparmi sui salari.